giovedì 9 febbraio 2012

Lemony Snicket sei un dilettante

Poco più di una settimana fa torno a casa, approfittando dell'assenza dei miei genitori diretti in Sicilia per una qualche manifestazione folcloristica invernale, facendo quindi ritorno nelle mie terre d'origine per passare qualche giorno in dolce compagnia di Dino (chiedo scusa a Mia Samsa se usufruisco del nome da lei utilizzato). Si prospetta una settimana di puro piacere, relax e spensieratezza (e tanto tanto...affetto); unico problema è la necessità di studiare per qualche esame imminente.
Ebbene, questa settimana da sogno non si rivela altro che una settima d'incubo, con problemi su problemi, disastri su disastri. In effetti avrei dovuto capirlo fin da subito che qualcosa non sarebbe andato per il verso giusto, visto che durante il viaggio di andata io e Dino rimaniamo bloccati a Bologna per circa 4 ore a causa della neve. Tuttavia arrivato finalmente a casa, mi preparo (da illuso) a passare quella settimana che mi sono immaginato. Così ovviamente non è stato, difatti già il giorno dopo, andato a fare la spesa per una cena tra amici vuoi che non mi trovo in mezzo a un tamponamento? Certo, se no la vacanza non sarebbe stata divertente. Da lì tutti i problemi del caso, organizzare il risarcimento, chiamare i miei che capire cosa fare e cosa non fare, mia madre che mi urla dietro e una cena da dover organizzare in meno di un'ora (contando che la maggior parte del tempo l'ho spesa fuori casa per colpa di quel maledetto tamponamento). La cena va bene, se non contiamo il fatto che sia io che Dino abbiamo vomitato come dei ragazzini alle prese con la loro prima sbronza. Il giorno dopo, ancora vittima dei postumi da sbronza mi capita un ulteriore problema, la casa diviene improvvisamente fredda non si sa bene per quale motivo. Chiamando i miei genitori si viene a scoprire che forse è finito il gas nel bombolone e che quindi sono cazzi miei fino a Lunedì, visto che il Venerdì pomeriggio (ovvero quando mi sono accorto che il gas era finito) non ti vengono a ricaricare il bombolone nemmeno se ti spacci per il nipote di Putin.  Ma non finisce qui, difatti, non volendo restare in una casa fredda io e Dino decidiamo di andare a dormire, almeno fino a Lunedì, nell'agriturismo di una mia amica, avvertendola per tempo, così da farci trovare l'appartamento caldo. Arrivati lì scopriamo che innanzitutto l'appartamento è freddo ma soprattutto non c'è acqua (quindi addio al sogno di farmi una doccia bollente). Si viene a scoprire quindi, indagando in giro per il suo agriturismo che gli appartamenti non si sono riscaldati perchè a causa del gelo le sono esplose le caldaie.
Si ritorna dunque a casa, sopravvivendo con mezzi di fortuna (forno a microonde e stufette elettriche) alla morsa del gelo che opprime la casa (arrivata a toccare i 10°C). Il lunedì Dino riparte, e io resto da solo, in una casa fredda (nonostante mi abbiano rifornito di gas) e un frigo pieno di cibarie lasciate da mia madre, sulle quali ovviamente mi fiondo per sopperire alla mancanza di affetto (non di affettato, visto che di quello ne ho a iosa). Tuttavia la settimana non si è conclusa e proprio stamattina l'ennesima scoperta, dovendo andare a far la spesa, avendo finito acqua e pane (tranquilli, mangio anche altro, quando ho voglia di cucinare), mi dirigo trotterellante verso la macchina, con le chiavi in una mano e la lista della spesa nell'altra. Non appena tento di accendere il motore la triste scoperta...la batteria si è completamente scaricata e mi trovo a dover affrontare una situazione in cui personalmente non ho la più pallida idea di come agire. Ora sto attendendo i soccorsi da parte di un amico e nel frattempo rifletto sul fatto che la vacanza non è ancora finita e non mi stupirei se a studio aperto aprissero la puntata con l'annuncio di una pioggia di meteoriti.

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