venerdì 4 novembre 2011

Il terrore di sbagliare

Tema trito e ritrito, ma in fondo qui si discute di banalità.
Il terrore di sbagliare bisogna ammettere che è uno dei fattori che più mi influenza nel quotidiano, la paura di fallire, di risultare incapace in qualcosa, spesso mi porta a non affrontare minimamente una sfida che mi si pone di fronte.
Sono un tipo piuttosto pigro, vi rammento, e in quanto tale di solito non mi butto in avventure dalle quali non abbia la certezza, o almeno una buona sicurezza, di uscire vittorioso (Non mi piace perdere, mi spiace per le fan di De Coubertin, ma non ho mai creduto alle sue parole).
Sono un tipo piuttosto competitivo quando si tratta di rendere "pubbliche" le proprie prestazioni.
Sono un vigliacco, poichè cerco di eclissarmi, quando il mio errore è palese o rischia di divenire di dominio pubblico.
A proposito di tutto ciò, settimana prossima mi tocca l'incontro con una professionista per il laboratorio di comunicazione giornalistica e noi studenti dovremo farle delle domande per una fantomatica intervista.

"Prima regola ragazzi: non esistono domande stupide."

Prego? Ok, forse esisteranno solamente risposte stupide, tuttavia, ti pare che mi arrischierò a fare una figura barbina con una domanda idiota? Mi permetterò di fare domande stupide una volta che il mio nome sarà scritto a caratteri cubitali sull’albo dei giornalisti.
Probabilmente resterò muto per buona parte delle due ore, a meno che non mi decida a fare una lista di possibili domande e scegliere le più interessanti. Probabilmente non lo farò.
Sono pigro, ho paura di sbagliare e non mi assumo le mie responsabilità davanti al popolo.
2/3 delle caratteristiche fondamentali per fare il politico in Italia, quasi quasi cambio i miei progetti.

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