giovedì 8 marzo 2012

Prima settimana di corsi

Non mi credevo il tipo di blogger che parla della sua vita di ogni giorno sul blog, che prende uno spazio su internet per raccontare i fattacci propri. Tuttavia, in quinta superiore, non credevo nemmeno di essere il tipo di individuo che intraprende studi di psicologia... e invece.

I corsi in Bicocca sono iniziati da due settimane ormai, almeno per la maggior parte degli studenti. Noi della facoltà di psicologia però abbiamo un onore da cazzoni da difendere, infatti questa è stata la prima settimana per me.
Pochi corsi questo semestre, avendo già dato abbastanza, a quanto sembra, il semestre scorso, tra corsi in più e laboratori. Inizio questo semestre con due esami lasciati indietro: uno deliberatamente (con la speranza di recuperarlo durante la sessione estiva) e l'altro a causa di una serie di sfortunati eventi.
Come dicevo, pochi corsi, solamente 3, giusto per dare adito a quelle voci che dicono che io in realtà studi "fuffologia applicata al cazzeggio".
Psicolinguistica: credo che questo corso confermerà l'idea che ho iniziato a maturare già dal secondo semestre dello scorso anno, ovvero che io e la linguistica (soprattutto quella generativa) abbiamo veramente poco da spartire, nonostante la docente sia convinta di avere di fronte a sè una classe piena di aspiranti linguisti.
Psicologia della comunicazione: il docente mi ricorda mio padre, credo che studierò per una sorta di senso di dovere e rispetto traslato. Il corso non sembra male, si leggono articoli di giornale, veniamo invitati a vedere film (per essere specifici "The Artist" e "Hugo Cabret") e si parla di tante altre cose (detta così sembra davvero un corso di "fuffologia applicata al cazzeggio").
Psicologia dell'arte: questo è il corso che spero mi darà più soddisfazioni. Per ora abbiamo solamente fatto una full immersion di storia dell'arte contemporanea ( il che già mi esalta) per poter poi affrontare il corso pronti e informati su ciò di cui si parlerà. E' prevista la visita a un museo d'arte: il museo della bicocca, non è il MoMA, però a volte è necessario accontentarsi. Inoltre il docente, un tipo pacioso, tondeggiante e con un sorriso stampato in volto, ci da dei compiti a casa, delle domande a cui rispondere per poter avere un qualche vantaggio all'esame. Ci ha già fatto tre domande:
1) Cos'è l'arte per voi? (post in elaborazione)
2) Se fate arte, perché la fate? (non mi ritengo un artista, quindi inutile rispondere)
3) Fatemi l'esempio di qualcosa che cosiderate arte, ma che è oggettivamente brutto. (mi domando se qualcosa di Nicki Minaj valga come esempio.)

Nessun commento:

Posta un commento