martedì 6 dicembre 2011

La gestione delle fonti

Un buon giornalista deve essere in grado di gestire al meglio le proprie fonti, ma io, almeno per il momento non sono un giornalista, bensì un portinaio inacidito che vuole sapere tutto di tutti.
Le fonti sono la mia più grossa fonte di soddisfazione personale, è anche per questo che cerco di mantenere rapporti con quelle che mi forniscono i particolari più interessanti e sordidi.
Ci sono diverse categorie di fonti, e gestire le informazioni che ti forniscono talvolta è cosa dura, ma questa è un'altra storia.

Fonti storiche: sono forse tra le fonti più utili, poichè ti permettono di sapere vita (a volte hanno anche la documentazione prenatale) morte e miracoli della persona sulla quale intendi indagare. Sono fonti utili certo, il problema però è che a volte tendono a prendere le cose un po' alla larga, del tipo partire dal "Fiat Lux" per dirti con chi tizio stia uscendo.
Fonti "ti dico e non ti dico": Questa categoria ha alcune sottocategorie.
La prima sottospecie, forse la più pericolosa, è quella che per darti una minima informazione ti butta giù un'allusione o un giro di parole che neanche il campione mondiale di rebus riesce a tirarne fuori qualcosa, ti mandano fuori strada, ti fanno tranelli e rischi di capire tutt'altro.
La seconda sottocategoria è invece quella che non ti dice nulla in effetti, ma che fa che sia tu a trarre le tue conclusioni, tirandoti fuori le parole con le pinze e pensando così di non avere alcuna colpa.
La terza categoria, la più snervante, è quella che prima di dirti una cosa passa una buona mezz'ora a ripetere: "Dai te lo dico. No, non te lo posso dire. Ma sì dai, te lo dico. Oppure è meglio che non te lo dica."
 Fonti "Io non ti ho detto nulla": Si potrebbero far chiamare anche gole profonde queste fonti, tuttavia, solitamente il soggetto della diceria sa benissimo chi sono, visto che spesso sono detentrici di grossi segreti, che però rischiano di diventare in poco tempo di dominio pubblico. Sono tra le fonti più scomode probabilmente, poichè la minima allusione di una rivelazione in presenza del soggetto interessato potrebbe scatenare una tragedia di portata biblica.
Ultima fonte è un caso a parte, poichè non fornisce informazioni utili, ma ripete solamente maldicenze spacciandole per verità assolute. Sono fonti pericolose, da cui stare alla larga e facilmente riconoscibili poichè forse vi diranno esattamente ciò che volete sentire.

Io sono una persona pettegola, non lo nascondo, anche se a mia discolpa, posso dire...forse, che le informazioni che ho ricevuto non le ho mai utilizzate contro qualcuno o a mio vantaggio, bensì per sapere esattamente con chi ho a che fare (concedetemi almeno questa piccola bugia verso me stesso).

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